Il movimento è amore

Che cosa deve essere lo sport?
Quale il suo senso all’interno di una società umana che dovrebbe tendere alla crescita personale?
C’è una visione distorta già da diverso tempo soprattutto all’interno delle discipline individuali. Per qualcuno formare un atleta equivale a costruire una macchina. Invece no, la vera crescita nasce dal cuore e la perfezione del corpo è secondaria perché solo in una mente sana si sviluppa un fisico sereno e ben costruito. Qualcuno si sta dimenticando troppo spesso di quelli che sono i fondamenti della vera attività motoria. In queste settimane si parla molto di maltrattamenti legati alla ginnastica, con due casi eclatanti che fanno capire come urga un cambio di consapevolezza. Si ama una disciplina solo se essa è un piacere, un’espressione di luce, quando diventa un sacrificio si entra in un ambito di tossicità senza nemmeno accorgersene. In realtà non si tratta di auto flagellarsi, ma di fare un esercizio con gioia e presenza. Le cose diventano magicamente perfette se la mente è libera e pensa solo alla bellezza del momento. Chi maltratta, insulta, umilia, solo per avere un risultato, ha ancora tutto da imparare e deve comprendere la ragione per cui sta allenando delle persone. Se il motivo è il riscatto personale allora è meglio farsi da parte.
Solo il rilassamento, la calma e l’entusiasmo portano a realizzare un gesto atletico o tecnico davvero efficace. Il sacrificio è un condizionamento e non in realtà lo strumento per arrivare ad un risultato. Il cuore non ha bisogno di rinunciare a se stesso per brillare e per tirare fuori un miracolo. Solo l’amore porta ad una vera crescita in ogni disciplina. L’agonismo è per tutti se solo qualcuno ci insegna a far venir fuori il nostro talento come un’opera d’arte.

Paolo Robino