I valori fondanti

Accendiamo la tv per non sentire quello che sentiamo quando siamo con noi stessi, perché in noi stessi sentiamo anche delle cose che ci fanno male e in qualche modo le vogliamo reprimere. Pensiamo che accendendo la tv o ascoltando le storie di altri non viviamo le nostre. Invece no. La chiave sarebbe vivere meglio le nostre.
Invece di accedere a questo mondo televisivo(monitor, smartphone... tutto ciò che è schermo luminoso) si può invece avere fiducia nei propri rapporti locali. Coltivare rapporti di amicizia sinceri onesti è ciò di cui l'umanità ha più bisogno. L'aiuto, la fiducia, l'amore, sono esercizi sacri su cui basare ogni sforzo giornaliero. Solo con essi si può pensare di basare la propria vita sulla serenità .
Il mondo dei nostri nonni (quello degli anni 50, degli anni 60) era un mondo nelle piccole realtà basato su questo. Dove, ad esempio, nei posti di campagna il pane veniva fatto con le farine di ognuno e che ognuno portava dal panettiere. E non si pagava il pane. Ma valeva per tante cose; ci si aiutava anche quando c'era da vendemmiare, quando c'era da raccogliere delle quantità importanti di cose... ci si aiutava e si mangiava tutti insieme. Non c'era bisogno di comprare tante cose perché c'era l'aiuto delle famiglie, delle persone che stavano vicine. Non era come adesso che: oggi pomeriggio uscendo di casa ho visto una persona che abitava vicino a me, era al telefono che parlava con qualcun altro e a malapena ci si saluta. Perché la vita era proprio quella condivisione sociale: il tessuto sociale su cui emergono i valori più pregni, cioè la conoscenza, l'amicizia, l'aiutarsi, il contatto umano.
Quanta grandezza c'è nel gratuito che abbiamo attorno! Abbiamo tante cose gratuite attorno a noi che sono bellissime e nonostante questo non ci lasciamo coinvolgere più di tanto. Ma se ci lasciassimo veramente coinvolgere e riuscissimo a percepire da queste cose un certo tipo di benessere, saremmo completamente disconnessi da tutto un certo tipo di sistema che invece ci fa salire su questa ruota: io mi immagino sempre questa ruota di un criceto. Un criceto sulla ruota che continua a correre per cercare il prossimo acquisto.
Nei valori locali c'è la natura: attorno c'è la natura e ci dona elementi energetici infiniti. Infiniti! Ogni cambiamento individuale non passa attraverso forme politiche. L'unica politica vera e reale è ciò che si attua ogni giorno attorno a sé. Il cambiamento non passa dalla politica, bensì dai propri singoli atti, in ogni singolo giorno o istante. Quello che si fa adesso, mostrando.
Il cambiamento intorno a te avviene quando cambi tu. Quindi quando tu hai modificato i tuoi pensieri, il tuo modo di vivere le cose, il tuo modo di essere, il tuo modo di reagire alle cose, cambia anche quello che c'è intorno a te. È la quotidianità che porta ai cambiamenti.
Bisogna riuscire a scollegarsi dalla materia e a collegarsi con qualcosa di più inconsistente. Sicuramente il PIL di conseguenza sarà disastroso, ma quel che conta è la nostra serenità. Togliendo e disconnettendoci da questo sistema, e connettendoci e assimilando dall'inconsistenza, avremo bisogno di molto meno.
Dunque possiamo vivere anche senza PIL.
I valori non si basano sul lavoro, bensì sulla serenità. Abbracciando questo concetto si è consapevoli che spesso, troppo spesso, lavoro e serenità sono due cose completamente opposte. Esempio: meglio crescere i figli lavorando meno e con meno soldi piuttosto che crescerli con qualche soldo in più, ma senza la presenza del genitore. Ciò che genera serenità interiore è amore non denaro. Le mancanze, i vuoti creati dalle assenze dei genitori negli anni dell'infanzia dei figli, non si possono più colmare. In alcun modo e con nessun tipo di cifra in denaro. Esse recano danno alla società e alle future generazioni. Questo atto di pensare solamente a portare a casa il denaro così " poi avranno una casa" fa sempre parte del pensiero dannoso ed errato di avere più materia piuttosto che più benessere interiore.
Essere un addendo positivo nel complesso algebrico di ogni situazione. Si può arrivare a questo! Ma non per sperando di cambiare il mondo. Perché magari non succede nemmeno fintanto che siamo in vita. Non ci deve interessare questo. Dobbiamo focalizzare il nostro atto soltanto sui noi stessi e il nostro mondo locale. Se non si parte da questo ragionamento qui non si parte.

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Davide Ravo
Paolo Robino